Dalla tecnologia all’insegnamento delle lingue. “L’Italia? Un mercato dalle forti potenzialità”

MILANO – Il gufetto verde che ammicca è strategia di marketing e mascotte dell’app Duolingo per l’apprendimento delle lingue. Un influencer digitale che ti segue, ti motiva e ti sprona a non mollare. Se l’Italia è agli ultimi posti in Europa nella conoscenza della lingua inglese, il metodo tech studiato da Luis von Ahn, imprenditore informatico guatemalteco noto per aver inventato Captcha, il test automatico per distinguere tra persone e computer, è alla conquista del nostro Paese. A condurre questa impresa è arrivata a gennaio Marta Bonzanini, 38 anni, nata e cresciuta a Piacenza fino ai 21 anni, partita e tornata dopo una lunga esperienza all’estero.
All’estero già dagli studi“Vivo in provincia ma Milano è il fulcro dell’attività, ora lavoro in full remote”. Orientata sempre verso l’estero, ha imparato inglese e tedesco alle scuole medie, ha proseguito con lo spagnolo al liceo linguistico e poi studi di Economia aziendale e management internazionale con doppia laurea all’università Cattolica di Piacenza e due anni in Germania, all’università di Reutlingen vicino a Stoccarda.
Sull’app si imparano le lingue, ma non soloFondata nel 2011, a Pittsburgh, in Pennsylvania, Duolingo offre oltre 248 corsi per più di 40 lingue diverse, dalle cinque più parlate al mondo a quelle meno diffuse come hawaiano, navajo e gaelico scozzese. Insegna anche matematica, musica e scacchi. “Luis, il cofondatore, ha un dialogo molto aperto con i dipendenti, ci tiene a ispirarli e motivarli. È un leader che comunica diretto e trasparente la sua visione dell’azienda, è stato professore e il mondo dell’educazione è nella sua storia”, racconta la manager.
L’app del gufetto verde nell’ultimo trimestre del 2024 ha registrato 46,6 milioni di utenti attivi giornalieri. L’azienda mira a rendere le opportunità di apprendimento accessibili alle persone di tutte le classi sociali. La tecnologia è il mezzo, l'educazione è il fine. Utilizza l’intelligenza artificiale combinata con il più grande database al mondo sull’apprendimento delle lingue.
Le lezioni sono ‘a piccole dosi’, personalizzate e adattabili, possono essere seguite ovunque in pochi minuti e si calibrano sugli impegni di chiunque. Includono esercizi di lettura, scrittura, ascolto e conversazione. L’applicazione è strutturata come un videogioco, offre contenuti di apprendimento gratuiti: gli utenti si sfidano tramite classifiche, mantengono le serie di risultati, guadagnano punti, raggiungono obiettivi e ottengono valuta virtuale man mano che imparano. Le motivazioni primarie per supportare la propria istruzione linguistica sono potenziare la carriera e prepararsi a viaggiare.
Inizio di carriera in Facebook, a DublinoMarta Bonzanini è approdata all’azienda americana come cervello di ritorno in Italia dopo anni di permanenza all’estero, dall’Irlanda all’Australia, entrando nel 2010 nel mondo dell’hi-tech con Facebook per far crescere le campagne pubblicitarie sulla piattaforma. “Avevo 23 anni, scelsi Dublino; altri posti erano lontani, tanti miei amici si sono spostati negli Usa o a Singapore”.
La manager è stata di supporto al team commerciale di base a Milano per tre anni, dal settembre 2010 al luglio 2013, quando si è trasferita a Sydney, “mi sembrava il momento giusto”, dove è rimasta sette anni spaziando in diverse realtà del tech. “Facebook è un’azienda che promuove la mobilità interna, per me è stato un grande trampolino di lancio, un’esperienza che poi mi ha aperto tante porte, mi ha permesso un’evoluzione di carriera”.
“Ora il panorama è un po’ cambiato. L’inglese già lo padroneggiavo, in Australia ho conosciuto tutto un altro mondo e una cultura molto diversi, anche fisicamente, cose che facciamo fatica anche a immaginare. Sono intraprendente e curiosa, uno spirito che ho avuto fin dall’inizio quando facevo vacanze studio”, racconta Bonzanini.
“I miei genitori, Giorgio e Giovanna, sono stati di grande ispirazione, entrambi lavoratori a tempo pieno, così come nonna Maria e zia Roberta che si sono rimboccate le maniche nel contesto paritario della famiglia. Per me ruoli modello. Mio padre aveva fatto esperienze all’estero, mi ha caldamente incoraggiata allo studio delle lingue, come strumento che apre tante opportunità. Ho un fratello più giovane. Quando mi chiedono rifaresti tutto? Rispondo di sì, la persona e la professionista che sono è il risultato di tutti questi passaggi”.
La nuova missione per la managerAnche stavolta la missione di Marta Bonzanini è aumentare il numero dei clienti italiani attraverso la comunicazione. Evoluzione di carriera. “Io non parlo di carriera come crescita lineare, ma di alti e bassi, spostamenti laterali, insomma la vedo come un insieme di esperienze di vario tipo. Dopo Facebook ho lavorato a Sound Cloud, una piattaforma emergente di musica elettronica concorrente di Spotify che aveva sede a Berlino. Non è andata secondo le mie aspettative perché dopo un anno l’azienda ha effettuato tagli di personale. È stata la prima delle cose andate non per il verso che avevo immaginato. Poi c’è stata un’azienda finlandese, Smartly.io, che doveva aprire un ufficio in Australia. Come responsabile ho assunto quattro persone. Ho cambiato ancora fino a guidare il marketing di una start up australiana che si occupa di viaggi a cavallo, Globetrotting, che tuttora opera, e sono rimasta amica della fondatrice”.
Il rientro in Italia e i nuovi impieghiÈ durata dal 2019 al 2022; durante la pandemia, nel marzo del 2020, Marta Bonzanini è tornata in Italia. Un rientro stressante. “Mi sono trovata in un trasloco intercontinentale, salendo su uno degli ultimi voli prima che chiudessero i confini, ho passato molto tempo al telefono con le compagnie aeree, voli dirottati: rocambolesco, altro che 24 ore di viaggio, sono state 50. Mi sono reinventata come consulente marketing indipendente”.
Cercare ruoli in cui il focus fosse lavorare con brand internazionali che volevano entrare nel mercato italiano. Bonzanini approda a Airbnb con il ruolo di responsabile marketing per Italia e Spagna. “Una delle mie passioni era la tecnologia e ho lavorato per tante hi-tech. Forte del bagaglio di esperienza maturato all’estero, ho deciso di riposizionarmi in questo settore, lo vedo come evoluzione naturale. Con la mia intraprendenza ho fatto domanda sul sito di Duolingo. Mi sono integrata benissimo, ero già abituata a lavorare in contesti remoti, uffici lontani e altri fusi orari e questo mi aiuta tanto. A livello di team trovo stimolante l’ambiente internazionale, lingue, culture diverse e esperienze”.
Sul suo rientro racconta: “In 12 anni all’estero io sono cambiata, la mia città, il Paese, le dinamiche lavorative sono altre. Non si può pensare di trovare come hai lasciato, per fortuna, e tornare al punto di partenza richiede tempo per abituarsi al rientro. Vivo con interesse il confronto giornaliero e settimanale con i manager capo di Europa e America e poi ci sono gli incontri con il team globale basato negli Usa. La comunicazione è essenziale, sono collaborativa, penso che sia importante anche far sentire voci fuori dal coro e in controtendenza. A volte mi sono sentita dire che sono troppo diretta, forse il nostro stile italiano in certe culture fatica ad affermarsi”.
“Per le leader donne ostacoli, ma no barriere”Sul tema della leadership femminile la manager ha un’idea chiara. “In Italia gli ostacoli si incontrano spesso e non posso dire che il mondo in cui ho lavorato ne sia immune. Non mi sento di affermare però che ci sono barriere. Sono stata sempre proattiva e mi piace farlo fin dall’inizio, creare le basi. La mia mission aziendale è rendere l’educazione accessibile a tutti in modo gratuito. Duolingo ha una storia più che decennale, in tanti mercati è cresciuta in maniera organica, ma la affermazione del brand è iniziata un po’ dopo e di pari passo con la nostra presenza sui social media", spiega Bonzanini. “Si tratta non di rilanciare il prodotto ma di far crescere il brand perché investendo in un’ottica di brand marketing con presenza sui canali social, sappiamo che questo poi porta a un aumento degli utenti. Un modello replicato in vari Paesi”.
Con un abbonamento mensile o annuale vengono offerte alcune funzioni in più come per esempio la video call con Lily, adolescente con i capelli viola, per fare pratica di conversazione, e altri personaggi. Il segreto è la costanza. L’utente riceve un messaggio ogni giorno da Duo, il gufetto verde, per ricordargli che deve studiare, anche in maniera pressante. Non c’è un orizzonte temporale, ma c’è lo slancio, lo score, il punteggio come metodo di misura.
“L’Italia, un mercato interessante per l’apprendimento delle lingue”“L’Italia è un mercato con forti potenzialità per l’apprendimento delle lingue, in primis l’inglese, la più studiata, e c’è molto margine di miglioramento. Seguono francese, spagnolo e tedesco e anche le asiatiche: giapponese, coreano e cinese, che abbiamo lanciato da poco per gli utenti italiani. Mentre fino a un mese fa le lingue asiatiche erano disponibili ma solo per chi partiva dall’interfaccia di inglese, ora abbiamo promosso nuovi corsi per apprendere partendo dall’italiano come lingua base”.
Le passioni per il dopo lavoroL’equitazione è per la manager una grandissima passione, fin da ragazzina, un connubio perfetto tra viaggio e sport. “Continuo a coltivarla e la consiglio. Sono stata a cavallo in Patagonia, Sud Africa ma anche in Sicilia, nell’entroterra meno gettonato, dove c’è una natura incontaminata”. Yoga, mindfulness, la cura di sé, il trekking sui Colli Piacentini alla scoperta di tante gemme nascoste.
Marta Bonzanini coltiva amicizie di vecchia data e altre instaurate da zero specie dopo la pandemia, con persone rimaste nei Paesi dove ha vissuto. “Sono tornata nel 2023 in Australia e quest’anno in Francia per un matrimonio”. Ascolta tanti podcast, di business, di economia come ‘Diary of a ceo’ di Steven Bartlett, e i libri di Oriana Fallaci, “una figura femminile molto forte e indipendente. Avere successo vuol dire arrivare in alto? Non per forza: per me è importante avere un ruolo stimolante e continuare a imparare per migliorare me stessa anziché stare sempre in competizione con altri. Lo dico oggi, magari tra dieci anni cambio idea. Il tuo lavoro di domani ancora non esiste”.
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